Varius Multiplex Multiformis
Parte Seconda
VMM è un’esperienza raccontata in prima persona, ma è anche figlio delle idee e delle suggestioni contenute in due libri: Helgoland di Carlo Rovelli e Lo strano ordine delle cose di Antonio Damasio.
E’ una ricerca di relazioni e interazioni tra particelle/oggetti come nella fisica quantistica (Helgoland), ma queste relazioni non sono solo il frutto della visione diretta sul campo, sono anche il frutto della memoria, di ciò che ritorna nell’esperienza di oggi attraverso il ricordo di una immagine passata.
Il visto di oggi con il visto/vissuto di ieri.
Questo processo di integrazione, mappatura e rievocazione è alla base dell’immaginazione, della creatività e del nostro modo di costruire narrazioni (Lo strano ordine delle cose).
VMM Parte Seconda vuole esprimere e mettere insieme entrambi questi piani, attivando la scoperta di relazioni improbabili, reali e immaginarie.
Sviluppa una narrazione diversa a partire da oggetti o eventi vissuti/evocati e intende proporla come un punto di vista, personale, eclettico, versatile e multiforme come si riscontra quotidianamente mediante i simboli, i segni e gli oggetti che compongono il caleidoscopio del paesaggio urbano di una città.
Per coincidenze e casualità le immagini e i dittici di VMM parte prima e di VMM parte seconda sono tutti nati guardando dentro Roma.